in uno stile alimentare che possa esser seguito nel tempo, senza fatica, che possa diventare gradualmente una nuova abitudine, un nuovo stile radicato nel modo di essere.

nella scienza ma soprattutto credo che alla base di un buon piano alimentare ci debba essere lo studio delle abitudini, dei gusti personali e dello stile di vita. A mio parere, solo un piano che tiene in considerazione la persona nella sua globalità può dare risultati duraturi nel tempo.

nello studio dei fabbisogni nutrizionali, la cui soddisfazione deve esser più importante del desiderio di calo di peso ‘veloce’.

che ascoltare le persone che si rivolgono a me sia la parte principale del mio lavoro. Tramite l’ascolto dei desideri, delle preoccupazioni o delle paure, delle resistenze e delle difficolta mi è infatti possibile fare molto di più che consegnare una Dieta.

nella convivialità, nel piacere legato al cibo e alla sua condivisione.

che nessuna Dieta debba mai precludere la possibilità di vivere anche gli aspetti più ‘goderecci’ dell’esistenza legati al cibo.